No Sagra dei Osei

domenica 2 dicembre 2012

Infilati La Fottuta Bandiera Su Per Il Tuo Culo Maledetto, Figli* di Puttana!

 

 Infilati La Fottuta
Bandiera Su Per Il Tuo Maledetto Culo, Figli* Di Puttana!



Mio padre mi diceva: “Figliolo, è inutile opporsi. Puoi
sconfiggere l'ideologia, ma non i loro eserciti”. Gli chiesi il perchè
i boy scout gridassero “GUERRA!”, “Beh, quello è il suono
della libertà, figliolo”, mi disse (sentendosi libero di non
aggiungere altro). Ma, aspetta un attimo “papà”, hai detto
proprio libertà? Beh, se sei abbastanza scemo da votarli, sei
anche così fottutamente scemo da credergli. Perché se questo
paese è così dannatamente libero, allora posso bruciare la tua
fottuta bandiera dove mi pare. Eseguivo il loro inno convinto che
fosse mio. Supposizioni non rimate e irragionevoli mi tenevano in
riga. Ma poi feci un passo indietro e mi chiesi cosa cavolo mi
avevano fatto. Mi avevano reso complice di tutto ciò che avevo
giurato di non essere mai. Tu esegui il loro inno, convinto che
sia il tuo. Inviti all'onore. Inviti alla guerra. Bette
Midler* sta per diventare santa. Spaccia l'assassinio per morale.

Lega un fiocco giallo intorno alla vecchia quercia*, amico mio, e
“Perbacco, Wally. È grandioso!”*
.
FANCULO GLI ESERCITI.
 (inserire a questo punto uno slogan banale ma pertinente e/o struggente).

*Attrice statunitense interprete di vari film patriottici
* Azione simbolica con cui le mogli dei soldati dimostrano di attendere il ritorno dei loro mariti.
*Frase tratta dalla sitcom statunitense "Leave It The Beaver" trasmessa in Italia con il nome di "Il Carissimo Billy" usata sarcasticamente per prendere in giro qualcuno che è troppo "boy scout".

giovedì 22 novembre 2012

Rock per un capitalismo sostenibile


Cazzo, amo quel video rock dove quel fottuto miliardario testa di cazzo con la cresta saltella qua e là nel peggior salsiccia party del mondo, dove per puro caso viene colto dalle telecamere mentre stringe la mano ad una collezione incredibilmente varia di patrioti con le teste rasate. Mi piace il messaggio che manda: Con un urlo Ribelle™, Fai Esattamente Quello Che Ti Viene Detto. Un milione di stronzi non possono essere in torto? Quand’è che il punk rock è diventato così innocuo? Mi scuserete se vi rido in faccia mentre dettaglio le vostre entrate e powerpointizzo i vostri bilanci patrimoniali. Ho sentito che quest’anno il Vans Warped Tour “si occupa del verde!” Forse pensano che i soldi crescano sugli alberi. Spero che spediranno tutte queste band merdose oltreoceano come hanno fatto con le loro fabbriche. La musica ha il potere di descrivere, costringere, rinnovare.... tutto ciò è a un attimo dalle offerte che non potete rifiutare. Qualcuno si ricorda di quando credevamo che la musica fosse un luogo sacro e non un cazzo di sportello bancomat? Non qualcosa che si vende e si compra? Come abbiamo fatto ad essere così ingenui? Beh, penso che, dopo tutto, solo perché eravamo giovani non significa che avevamo torto. E roccheggerò avanti e indietro con questa idea fissa da due soldi finché non si scheggerà e non verrà buttata via. Mi prenderò cura dei fiori sulla sua tomba e sussurrerò il suo nome. Se qualcuno là fuori capisce potrebbe per favore alzare la mano, solo per farmi sapere che non sono pazzo? Avete mai la sensazione di essere usati? Bene, quello è il rock per il capitalismo sostenibile, e sai, potremmo trovarci di fronte una Terra inaridita e senza vita, ma loro devono rendere conto prima di tutto ai loro azionisti. Così va il mondo.

mercoledì 7 novembre 2012

Ultime volontà & testamento

Ultime volontà & testamento*
In questi pochi istanti che ci rimangono, cosa proponete di dire in nostra difesa? Che molte cose furono decise prima che noi tutti nascessimo? Che non eravamo nient’altro che osservatori obiettivi della follia, e di arrendersi alla tristezza? “Tanto non abbiamo il potere di cambiare niente”. Perciò sdraiatevi sul vostro letto di morte e fissate come degli idioti la catena di comando da cui riceviamo i nostri ordini. Suppongo che sia solo senso comune predicare quello che dovrebbe essere ma assicurarsi che non sia mai al presente. 



domenica 30 settembre 2012

Tre giorni contro il M.U.O.S.


Saputo dell'assemblea di tre giorni del 7, 8 e 9 settembre contro l'installazione delle antenne del sistema M.U.O.S. all'interno del un parco di importanza internazionale, reduce della caravona in Romania, decisi di avventurarmi nello stile di "esco alla prossima" e quindi in autostop alla volta di Niscemi. Quindi saltata la data del sette come partenza per motivi di lavoro, la mattina dell'otto accompagnata dalla mia amica Veronica che mi ha gentilmente lasciato all'altezza della "zona industriale" di Caltanissetta per iniziare a cercare passaggio alla volta di Gela e poi per Niscemi.

Da A>B: Il mio primo passaggio mi è stato gentilemente concesso da Angelo, che stava tornando a Pietraperzia di ritorno dal lavoro di vigile del fuoco alla locale caserma di Caltanissetta. Durante il viaggio ho informato lo stesso dei motivi del mio viaggietto in direzione della base militare statunitense NTRF N8 di Niscemi, di cui la difesa U.S.A. vorrebbe amplificare la portata della potenza nella trasmissione di dati militari inquinando il nostro territorio già pesantemente provato. Abbiamo parlato anche di chi sono e cosa faccio a Caltanissetta. Mi ha lasciato sulla strada, per permettermi poi di continuare a chiedere passaggi nella strada da cui usciva poi lo svincolo che ho percorso a piedi.

Da B>C: Qui invece si è fermato Salvatore, lavoratore della Sicurtransport, nonchè guardia venatoria (la Sicurtransport ha l'appalto della vigilanza venatoria), nonchè cacciatore... Aveva proprio la macchina da guardia venatoria e diciamo che l'argomento di discussione si è quindi rapidamente spostato sulla questione attuale del calendario venatorio in Sicilia che è stato rigettatto da tutte le associazione ambientaliste e animaliste locali a cui il Tar ha dato ultimamente pure ragione. Ho spiegato in maniera stranamente non accesa :-) la mia idea sul fatto che la caccia, benchè sia anche condotto seguendo tutte le regole imposte, sia una attività assolutamente deprecabile, che inquina l'ambiente e rovina l'equilbrio della fauna selvatica.

Da C>D: Salvatore in ogni modo è stato gentile e mi ha lasciato in un punto comodo, entrando pure nello svincolo del bivio "Judeca", dove qui questa volta mi han gentilemente caricato una coppia di anziani ma ancora giovani con il loro bellissimo pulmino. Pasquale e Giuseppina i loro nomi, due ardenti ma simpatici religiosi orginari di Genova, da 16 anni trapiantati in Sicilia, dove affermano di, in queste magnifiche colline, aver incontrato Dio... Qui proprio non ce l'ho fatta a illustrare le mie idee sul perchè non è molto furbo credere nel creatore, anche perchè Pasquale per tutto il viaggio ha parlato ininterrotamente della Bibbia, e del come il Sabato sia un giorno davvero particolare, non lavorare e in cui si debba essere gentili con tutti, ecc. ecc. Mi hanno elogiato per la mia partecipazione al movimento contro il M.U.O.S., invitandomi ad essere più che pacifista, pacificatore. Devo dire, riflessione personale, che dopo la Romania, sto rivalutando enormemente le persone DAVVERO religiose, sono sempre dei passaggi molto tranquilli e sereni, difatti loro hanno pure allungato di un bel pò di kilometri per lasciarmi in un punto migliore per la mia direzione, benedicendomi più volte :_D!

Da D>E: Qui è la volta di un mio omonimo nonchè amico di mio zio Pino. Enzo lavora all' Enichem di Gela, stessa fabbrica da cui da poco si è messo in pensione appunto mio zio, ed è stato un piacevolissimo passaggio. Si è parlato di veganismo e ovviamente di petrolio! Di come l' Enichem di Gela anche detto "Anice" sia ormai a ridottissima produzione e forse prossimo alla chiusura, dato che l'Eni vuole investire in altri paesi dove vi sono minori legislazioni ambientali (parlava del Kazaghistan...). Poverini! Dopo aver avvelenato un intera zona costieria e zone limitrofe (tra cui anche la povera Niscemi), adesso se ne vanno perchè non possono più avvelenarci in tutta tranquillità...

Da E>F: I gentili autositter di questo passaggio invece sono Andrea e Giuseppe, due giovani niscemesi di ritorno da Gela. Si è parlato durante il percorso dei motivi del mio viaggio, e del mio ultimo viaggio in Romania in autostop. La loro visione del M.U.O.S. rispecchia quella tipica arrendistica siciliana: "Tantu poi su sempri iddi ca cumannanu" (tanto sono sempre loro che decidono). Incuriositi dal mio modo di viaggiare, uno di loro si è rammaricato di non aver fatto autostop in Polonia quando questa estate aveva bisogno di fare un spostamento in vacanza proprio lì, dopo che appunto per caso ho spiegato come quella sia proprio una terra di autostoppisti . Li ho rincontrati poi la sera sul Belvedere di Niscemi durante il concerto di cui parlerò dopo :-).

Da F>G: Arrivato dentro Niscemi è la volta di Pamela che deve aver subito intuito con il mio zaino in spalla dove volessi andare e dove effettivamente stava andando anche lei. Mi ha portato direttamente al bellissimo campeggio NO MUOS dove ho incontrato e subito riconosciuto anche Giancarlo, incontrato al Vallone delle Pezze a fine luglio.

All'interno del campeggio apprendo che durante la notte si è tenuto un cacerolazo davanti l'entrata della base, nel cui sono intervenute le forse dell'ordine probabilmente allertate dai militari u.s.a. .

Nel pomeriggio insieme ad altri attivisti contro il Muos siamo andati a vedere di persona la situazione della costruzione delle mega-antenne come dimostra questo mio video, in cui si vedono bene le parabole di oltre diciotto metri di diametro, ovviamente paradossalmente "eco-friendly" e cioè pitturate color cielo, e il magnifico dintorno del parco naturale.

Dopo aver quindi tutti constatato purtroppo realmente che il progetto di queste armi di morte create dalla Lockheed Martin e aziende consociate finanziate dal Pentagono era purtroppo già in fase avanzata qui a Niscemi, ci siam diretti al centro di Niscemi per assistere ad uno spettacolo del "Teatro dell'Oppresso" realizzato da alcuni bravissimi attori nelle parte degli Oppressori (il capitano della base u.s.a. e svariati ruffian* locali loro) e da reali altri improvvisati interlocutori niscemesi nella parte degli Oppressi.

Dopo una grandiosa pasta, aglio e peperoncino che ho improvvisato per me a casa del gentilissimo Giancarlo, ci siam diretti al Belvedere di Niscemi ad assistere al bellissimo concerto offerto dagli "Small Town" e da una band locale sempre per sostenere il NO secco al Muos, in cui si è dato ad lungo e generalizzato pogo degli spettatori presenti, alla faccia della musica discotecara che proveniva da un vicino locale alla piazzetta.

Il giorno dopo c'e' stata una partecipata e lunga assemblea di tutti i comitati del coordinamento No Muos all'aperto all'ombra degli ulivi in cui si sono discussi i più svariati argomenti.

Nel pomeriggio son tornato con Pamela che dato che doveva tornare a Palermo mi ha dato uno strappo nuovamente per Caltanissetta :-).

L'appuntamento è adesso per il 6 di ottobre per la prima manifestazione nazionale contro il MUOS.

No Muos ora, sempre e ovunque!

Enzo.

Ps: E' notizia purtroppo di pochi giorni fa che sono arrivati 17 avvisi di garanzia dalla questura di Caltanissetta agli attivisti del NoMuos, identificati nella notte dell'otto settembre. Qui il comunicato di risposta del Coordinamento.

This Is Your Life

 Questa è la tua vita*
In realtà non sei furioso per l’Iran o per l’Afghanistan. Sei furioso perché tua moglie non ti regge più. Non sai nemmeno dove sia. Stai sclerando nel tuo seminterrato. Schiacci i tasti del telecomando. Sputi insulti al teleschermo perché domani tornerai al lavoro, dove non sopporti di essere una nullità. Per quanto strisci non riesci a farti strada. Le tue barzellette non fanno ridere più nessuno. Sei troppo cinico e meschino, perciò si sono rotti le palle. I tuoi figli sono al centro commerciale. Se ne stanno seduti a fissare le pareti. Tu pensi di dire le cose come stanno. Dici che non sopporti i cuori infranti, ma ogni santo giorno te ne stai lì seduto affranto a far la lagna. Guaisci e piagnucoli con la tua voce da uomo. Questa è la tua vita. Tu lo fai a te stesso. Libera la tua mente da questo peso. Va’ fuori nel mondo. Vedrai che probabilmente sopravviverai. Questa è la tua vita.

*Descrive la vita dell'occidentale medio, schiavo del sistema ed incapace di ribellarsi, e perciò frustrato.


martedì 25 settembre 2012

Resistendo Al Governo Tirannico


... (è uno sporco lavoro, ma qualcuno 

deve pur farlo)

Perché non ci leghiamo tutti delle bombe intorno alla vita e non pedaliamo verso il prossimo picnic dei G-7? Sembra più facile ad ogni tic dell'orologio. Ma chi vorrai rappresentare? Me? I tuoi? La massa? O meglio ancora: i Governi? Ma io non voglio catalizzare o sintetizzare la seconda Soluzione Finale . Non voglio essere lo Steve Smith della Rivoluzione. Scorgi l'analogia? Noi siamo gli Oilers. La Banca Mondiale – i Flames! E mancano solo 2 minuti alla fine della settima partita della migliore settima serie*! Sì, Gesù salva! Gretzky segna! I lavoratori sono schiavizzati. I ricchi sono in vantaggio. Una mossa falsa e ci giochiamo la coppa. E allora punta l'uomo, non il disco. Perché non impiantiamo un virus meccanico e non cancelliamo la memoria delle macchine che mantengono questa dinastia capitalista? E sì, riconosco l'ironia del fatto che lo stesso sistema a cui mi oppongo mi concede il lusso di mordere la mano che mi nutre. Ma questo è esattamente il motivo per cui i privilegiati cazzoni come me dovrebbero sentirsi obbligati a lamentarsi e scalciare e urlare finché ciascuno non ha tutto ciò che di cui ha bisogno.

* Il riferimento è alla partita giocata il 30 Aprile del 1986 tra i Calgary Flames e gli Edmonton Oilers, in cui vinsero i Flames grazie a una autorete del difensore degli Oilers Steve Smith.

domenica 2 settembre 2012

Rio De Santa Atlanta, Manitoba

Rio De Santa Atlanta, Manitoba*
 
Tutte le nostre città sembrano funzionare quasi allo stesso modo: nascondere i ghetti sotto un grande tappeto rende più facile contenerli, così quelli della classe medio-alta possono dormire (o fare shopping) in santa pace, convinti che la ”ricaduta”* risolverà questa povertà. Sì, assassini percorrono le nostre strade e le loro armi sono le penne, le scrivanie, i regolamenti e le campagne pubblicitare (foraggiate dai bottini di guerra) contro le “oziose, inette” popolazioni dei poveri. Questo sistema non può essere riformato… (e allora che ne dite di provare qualcosa di diverso?)
* Città immaginaria stante a indicare una qualunque città del mondo (Antonio).
* Teoria secondo cui lo sviluppo economico estenderebbe i suoi effetti benefici ad ogni settore della società attraverso un fenomeno di “sgocciolamento” (trickle down) della ricchezza dalle classi agiate a quelle più povere.

mercoledì 25 luglio 2012

Back To The Motor League



Ed è grazie ai preziosissimi suggerimenti di Antonio e Valentina, che sono orgoglioso di pubblicare la seconda versione definitivamente migliorata del testo di "Back To The Motor League". 

                                            Torno alla *Motor League

“Mi piace far festa fottutamente pesante. Mi piace il rock&roll allo stesso modo.
Non me ne frega un cazzo se mi esaurisco. Non me ne frega un cazzo se svanisco.”

Perciò torna alla Motor League con me, prima che sia costretto ad affrontare la rabbia di un facoltoso pubblico pagante che vive indirettamente attraverso il college-rock di artisti tormentati e gli insulsi machi che *scazzottano sul pavimento.

Me ne torno alla Motor League.

Una volta pensavo che mi fosse capitata una *mano fortunata.

Si è rivelata una bomba a mano pronta a espodere di “anarchisti” *guitti e testine rasate della mamma, minacce di morte, sicofanti e cazzoni ubriachi di *straight-edge.

Fanculo. Chi se ne frega? Preferisco evidenziare tragitti sulle cartine stradali che ascoltare le vostre stronzate.

Fanculo. Chi se ne frega delle vostre stupide scene, delle vostre *fanzine di merda, degli uomini di paglia che avete costruito per bruciarli?

Non smetterà mai di sorprendermi, e mentre patisco la vostra perfezione, essa mi ricorda la mia corsa al riparo dalla mia triste storia fatta di *piedi in bocca, *cappelli mangiati, *tori con le tette, *elenchi telefonici Amish, risse alcoliche.

Ma cosa abbiamo qui? Dopo 15 anni c’è ancora puzza di pastone e *conformisti cacasotto con i pugni in aria, “ribelli” identici ai loro padri, *pieni di korn, eminems e bizkits.

Signore, ascolta la nostra preghiera: riprenditi il pubblico *pogante della tua *Amy Grant e la tua *politica di quando le cose vanno bene.

Fonami i capelli e inforcami su una bici a dieci marce.

Torno alla Motor League.

Forse la vita è solo una gara di popolarità.

Il successo: la capacità di esibirsi dentro una struttura d’obbedienza.

Chiedetelo alle zuccherate rock band da foto istantanee che vendono *scarpe per conto di investitori in capitali di rischio, zittendo i messaggi concorrenti e arrotondando i bordi irregolari.

*Oggi è un buon giorno per morire.

"Personale di magazzino alla cassa anteriore. Cassa anteriore, personale di magazzino. Fanculo"


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* Motor League: l'agenzia di viaggio, ex sede di lavoro di Chris, il cantante.

* Mano di carte.

* "guitti": attori di scarso livello, teatranti.

* "scazzottano sul pavimento": qui il termine è stato tradotto letteralmente. Il “floor-punch” è un movimento dell’hardcore dancing.

* "ubriachi di straight edge": Persone fissate con lo straight edge. Lo “straight edge” è uno stile di vita basato sull’astinenza da sostanze tossiche e dal sesso occasionale. Il termine fu coniato nei primi anni ’80 da Ian Mackaye, cantante del gruppo hardcore Minor Threat.



* Il termine inglese fanzine nasce dalla contrazione delle parole fan (da fanatic, appassionato) e magazine (rivista), e può essere tradotto in italiano come rivista amatoriale. Indica le riviste realizzate da appassionati di qualche particolare genere o fenomeno culturale (quali possono essere letteratura, musica, fumettistica, ecc.) e rivolte a un pubblico specifico.

* “put my foot in my mouth”: mettersi il piede in bocca (espressione simile al nostro “mordersi la lingua”, si usa quando qualcuno dice qualcosa di sconveniente).

* “To eat one’s hat”: mangiarsi il cappello (quando si perde una scommessa, ecc.).

* “As useful as tits on a bull”: utile quanto il seno su un toro (quindi inutile).

* "Amish phonebbok": gli Amish non usano il telefono. L'espressione ironicamente indica una persona che non avendo contatti/amici ha una rubrica vuota.


* "Chickenshit Conformist": citazione dalla omonima canzone dei Dead Kennedy.

* I Korn e i Limp Bizkit sono due gruppi nu metal statunitensi, Eminem invece è un noto rapper e attore anche lui statunitense. C’è un evidente gioco di parole basato sull’assonanza con “corn”, “M&M’S” e “biscuits”: “Rimpinzati di granturco, M&M’S e biscotti”.


* Lett.“mosh-crews” (il mosh è un ballo simile al pogo, praticato durante i concerti heavy metal e punk rock).

* Amy Grant: cantante di musica cristiana.

* Lett. "fair-weather politics", la politica del bel tempo, espressione costruita su "fair-weather friend" che indica chi è amico durante i momenti positivi ma sparisce in caso di necessità. In questo caso indica chi fa politica per proprio opportunismo, e non per reale amore verso il bene comune.

* Allusione al Vans Warped Tour, una manifestazione musicale sponsorizzata dall’azienda multinazione di scarpe Vans.


* Citazione di Cavallo Pazzo, leader della tribù Sioux. E' una frase che non viene pronunciata nella canzone, ma che appare però nel testo originale.





mercoledì 16 maggio 2012

Purina Hall Of Fame

Purina Hall of Fame¹ (L'olimpo della Purina)

"Qui gli allevatori stanno tentando di spostare una scrofa zoppa. Sanno che non può camminare, e che le sue gambe sono incastrate nelle barre del recinto circostante. La picchiano, ballano e sputano su di lei, e le danno calci sul muso per quasi un'ora. " [dall'intro udibile nella traccia studio]
Padroni addormentati in case avvolte dalle fiamme risvegliati dai loro letti. Ragazzini addormentati ripescati da mortali acque: nastri, targhe e moine sono le effimere ricompense concesse agli schiavi i cui atti d'altruismo conferiscono maggior valore ai loro padroni, mentre doni di congedo (pistolettate in fronte) consolano gli altri. Gli avanzi². Peccato che gli omaggi resi alle vite che rinunciano a quei troni, alle vite trascorse valutate come secondi posti, sono conosciuti per non essere né fugaci né desiderabili³. Ma nulla mi sorprende di questi tempi. Me ne sto seduto a guardare i carri merci che passano, e aspetto. Paziente. Ignorato. Così paziente. Così ignorato. Un pacco sotto una panchina della stazione. Una breve miccia per far saltare tutto mani salde se non dovessi ricordarmi che le migliori vite sono state quelle vissute ai margini, rinchiuse nelle prigioni e spente nei patiboli, che non quelle venerate nei palazzi4.
Non è colpa tua. Non c'e' nulla che puoi fare. E' solo un abitudine questa. Non c'e' nulla che possiamo fare.
  (Ndt: Go Vegan!)
¹ La “Purina Animal Hall of Fame” è un riconoscimento con cui ogni anno la Purina (una famosa azienda produttrice di cibo per animali, posseduta dalla Nestlè) premia i cani e i gatti che si sono contraddistinti per particolari atti di eroismo.
²  Si riferisce ovviamente agli animali degli allevamenti, che prima di essere uccisi vengono tramortiti con un colpo di pistola alla testa.
³ Contrariamente a quanto avviene per gli animali domestici, che riempiamo di coccole e attenzioni, alla maggior parte degli altri animali, di cui nessuno si cura (i “secondi posti”), viene riservato un trattamento crudele (non “desiderabile”) e la morte (che, essendo definitiva, non è ovviamente “fugace” come le “effimere ricompense” nominate poco prima).

4 Il riferimento è sempre per gli animali che vivono ai margini richiusi nelle prigioni (gli allevamenti) e che vengono uccisi nei macelli, rispetto alle vite degli animali di affezione che vengono invece venerate nei palazzi.

domenica 22 aprile 2012

Casta di comparse

Casta di comparse
Quando alla fine scorreranno i titoli di coda di questa storia, la peggiore che sia mai stata raccontata, non affannarti a cercare il tuo nome o quello di qualcuno dei tuoi conoscenti. A meno che per caso non siano re pastori, parti verginali, risorti, principi messianici o altre bambinate come queste. Puoi scagliarti contro la sala di montaggio o cercare di bloccarne l’uscita in teatro, ma penso che possiamo tranquillamente garantire che il copione non verrà rivisto per venire incontro ad un(a) cast(a) di comparse. Perché la storia esalta solo la pornografia della forza – quella di assassini e psicopatici (gli altri sono cancellati in massa dal racconto e messi come sfondo) – mentre a noi mezze seghe ci spingono sul palco e poi via a calci in culo. Nessuna commovente calata di sipario per le masse. Nessun bouquet floreale. Nessun in bocca al lupo. Nessun ruolo ricorrente. Nessun controllo artistico. E così in questi giorni, in questa fase terminale, è lasciato tutto al caso. Un piccolo consiglio: anche se ti sbattono sul ghiaccio sottile puoi danzare. Fa’ ciò che senti di dover fare, per quanto mi riguarda non sono stato messo al mondo per sottomettere o servire.

La storia del mondo vista dal popolo

La storia del mondo vista dal popolo

In qualche punto di svolta nella storia, qualche faccia di cazzo si è accorto che la conoscenza tende a democratizzare le culture e le società, perciò l'unica cosa da fare era monopolizzarla e confinarla a sacerdoti, ecclesiastici ed elite (riducendo tutti gli altri al ruolo di servitori), perché se la plebaglia ascoltasse la verità si organizzerebbe contro il potere, il privilegio e la ricchezza accumulate dai pochi – per nessun altro. E non ti sembra che sia quasi esattamente lo stesso oggi? E così, se le nostre scuole non ce lo insegneranno, dovremo insegnarcelo da soli ad analizzare e comprendere i sistemi di controllo del pensiero. E condividere la verità l'un l'altro, senza mai essere influenzati dalle oppurtunità di successo o dalla minaccia di sanzioni. Ve lo prometto – voi promettetelo a me – di non vendervi l'un l'altro ad assassini, a ladri… che hanno fabbricato l'illusione che ci fa credere che voi ed io partecipiamo significativamente nel processo di gestione delle nostre proprie vite. Sì, potete votare quel cazzo che vi pare, tanto a comandare è sempre il potere. E che ci crediate o no, anche se la (vera) democrazia si scatenasse, il potere si limiterebbe a “far piangere l'economia"¹ fin quando non voteremmo responsabilmente.
¹ “Far piangere l’economia”: è un termine economico, significa applicare sanzioni economiche per ottenere risultati politici (tipo l’embargo, ecc.).

venerdì 20 aprile 2012

Best Propagandhi Medley!

Forse questa è satira

Voglio masticare la mia big-babol insieme a te. E voglio
accompagnarti a casa da scuola. E voglio portarti i libri ad ogni
lezione. E voglio scoparti nel culo (no). Oh bimba, tu sai quanto
ti amo. Voglio cantarlo in tutto il paese. E non vuoi tenere la mano? (4X)
Mi dice che mi ama, adesso le dico che la amo. Mi dice che mi ama.
Adesso provo a scoparmela. Ma dove diavolo sono le mie priorità?
Le lascio nelle mani delle autorità. Yeah, baby!

Macchina da sesso

È qualcosa di fisico. È una reazione condizionata. È
qualcosa di fisico. È un'attrazione condizionata. Ce l'ho fatta a
sottrarmi a tutto questo? La smetterò di violentare con gli occhi
gli innocenti, donne bambini ed esseri umani, rendendomi
conto del dolore che comporta? Decisioni avventate e superficiali.
La vera bellezza oscurata dal tunnel della mia televisione.
Ma ecco una notizia appena arrivata! Alle 22 film in bikini! La
conduttrice sorride e minimizza: “Sono solo ragazzi!”. Ma
davvero volete essere i nostri giocattoli sessuali? Ed eccola di
nuovo, ci passa sopra con un sorrisino. Mettiti comoda,
chiacchiera pigramente, sorridi, dimostra di essere solo una
macchina da scopate. È questo ciò che vuoi essere davvero,
cazzo? Reazione condizionata. Attrazione condizionata. Proposta
condizionata. Rigetto condizionato. E ancora una volta
assoggettiamo le donne. Il pugno della conduttrice infine si è
serrato, “Io non sono il tuo giocattolo sessuale!”. E anche se
ho voglia di abbracciare, non muterò le mie priorità: umorismo,
personalità, senso di compassione, creatività e avversione per
la moda.

Odio, mito, muscoli, etichetta¹

Individua il tuo punto debole. Comincia quando ti dai per
vinto. Esiti. Rimandi. Ti sedano. Tutto allo scopo di intralciare
il tuo cammino. Hai bisogno di un bel calcio in culo. Adesso fai
un passo indietro e guardati per bene intorno. Portalo alla luce e
leggilo come un libro. Analizza il passato ed il presente per
scorgere il futuro. Ora stringi tra le labbra la canna del fucile.
Individua il mio punto debole. È cominciato quando mi sono
arreso. Agio. Convenienza. Mi tengono buono. Allo scopo di
attirarmi nella loro trappola. Ho bisogno di un bel calcio in
culo. Col tempo ho capito che non abbiamo bisogno di regole per
sopravvivere. Ma solo del buon senso e dei mezzi di sussistenza.
Perciò d'ora in poi io resisterò. Finalmente l'ho capito.
Finalmente ho trovato la mia strada. Finalmente riesco a vederla.
Abbiamo tutti bisogno di un calcio in culo … La base del
cambiamento è l'educazione! Quella che deriva dalla discussione,
NON dall'odio, NON dal mito, NON dai muscoli, NON
dall'etichetta¹.

Intelletto, non “ri-eletto!”

Gli status symbol vengono dopo il rispetto tra i sessi, tra
le specie e per l'ambiente.

¹ Etichetta: Nel senso di norme e aspettative comportamentali, sinonimo di galateo e bon ton.

domenica 8 gennaio 2012

Jenny Fiorentino in "Mate Ka Moris Ukun Rasik Un"


Splendida cover di " Mate Ka Moris Ukun Rasik Un" ovvero "Indipendenza o Morte", motto dei manifestanti est timoresi contro l'invasione militare indonesiana del dittatore Suharto, realizzata dalla meravigliosa Jenny Fiorentino. Per chi non sapesse il significato di questa canzone copio e incollo qui la traduzione con la nuova aggiunta dell'intro presente nell'originale traccia di Bella Galhos, discorso registrato durante un benefit per Timor Est in Canada riferito a qualche canto indipendentista est timorese.

Intro:

"Questa è una rara canzone appartenente a questa gente e spero un giorno di andare a cantarla nel mio paese. Questa canzone, mai è stata permessa, mai è stata permessa di essere cantata nel mio paese e migliaia di persone sono state uccise perchè cantavano questa canzone. E io sono orgogliosa stanotte che la sto cantando a tutti voi".


Coglionazzi che sparano cazzate in branco e in fila indiana. Fratelli universitari del primo mondo e skinhead delle praterie che non percorreranno mai un miglio né piangeranno una amica morta ammazzata in queste scarpette da donna. Finite di bere e mormorate i vostri insulti. Io sono ancora umiliato da tutto ciò: più o meno nello stesso periodo in cui guidavo senza mani, spaccavo le finestre e mi davo da fare dietro allo stadio (con la sorella maggiore di Labonte fasciata nel suo costume), Bella sobbalzava per la puntura di Depo Proveran, per scopi di “pianificazione familiare”… La sua personale Pearl Harbour, un olocausto che è durato per 25 anni. Una prigione che il mio paese mi  ha garantito in paradiso. E nelle ombre di Santa Cruz, incrociò le dita dietro la schiena. Costruì un cavallo di Troia per Suharto e attese finché il figlio di puttana non la mandò a nord, e lì, al calare della notte, venne fuori con una scatola sotto il braccio che conteneva il suo giuramento di fedeltà e la sua uniforme. Lo depose alle porte del consolato generale e, mentre scompariva, il suo sussurro riecheggiò nell’aurora: “La verità renderà libera la mia gente”.

Questa canzone è ispirata alla storia vera di Bella Gahlos. L’abbiamo incontrata a Winnipeg nel 1997, in occasione di un’iniziativa di beneficienza organizzata dall’East Timor Alert Network. Aver incrociato il nostro cammino con lei è stata un’esperienza mortificante. Questa è la sua storia:
Bella Gahlos è uno dei tre rifugiati est-timoresi in Canada. Aveva solo tre anni quando l’Indonesia invase il suo paese. I suoi due fratelli minori furono picchiati a morte e suo padre fu messo in prigione quando i militari indonesiani entrarono nella sua casa nel gennaio del 1976. Dopo il massacro di Dili, suo fratello maggiore fu incarcerato e brutalmente torturato per aver prodotto una maglietta con la scritta “Timor Est libera” che era stata indossata da alcuni dimostranti.
Sebbene si fosse concentrata soprattutto sulla sua esperienza personale di giovane sopravvissuta all’occupazione indonesiana, Bella condannò anche la complicità degli Stati Uniti nell’invasione e nell’occupazione di Timor Est e il costante sostegno militare ed economico del governo americano al brutale regime di Suharto.
Nei suoi discorsi, Bella ha raccontato spesso della sterilizzazione forzata delle donne e delle bambine timoresi in Indonesia, un’esperienza che lei ha vissuto sulla propria pelle. Aveva solo tredici anni quando i militari entrarono nella sua scuola e chiesero a tutte le ragazze di mettersi in fila dopo aver costretto i ragazzi a lasciare la stanza.
Ci dissero che dovevamo fare un’iniezione per stare in salute”, spiegava. “Io avevo paura; non mi fidavo di loro. Cinque di loro dovettero trattenermi, e dovettero faticare parecchio. Poi vennero a casa mia la stessa settimana e mi fecero un’altra iniezione”.
Molto tempo dopo, con l’aiuto del vescovo Belo, scoprì che a lei e alle sue compagne di scuola era stato iniettato il Depo-Provera (un farmaco contraccettivo).
Bella parlò anche di come era vissuta nel costante timore di essere violentata: “Le donne a Timor Est vengono violentate in continuazione dai militari. Ti entrano in casa e ti obbligano a farlo”.
Bella cominciò a lavorare con la resistenza clandestina nel 1989, aiutando a organizzare manifestazioni e convincendo altre donne ad impegnarsi attivamente nel movimento. Nel 1991, Bella aiutò ad organizzare la marcia pacifica al cimitero di Santa Cruz, a Dili. Quando i militari indonesiani aprirono il fuoco sui dimostranti, Bella si rifugiò insieme alla sua zia incinta sulle mura del cimitero. Più di 250 dei suoi amici non furono altrettanto fortunati, e vennero brutalmente uccisi nel massacro.
All’indomani del massacro, Bella entrò nei reparti giovanili dell’esercito indonesiano per mascherare il suo coinvolgimento nella manifestazione. Per tre anni le autorità indonesiane la addestrarono a combattere contro la propria gente. Durante questo periodo Bella usò segretamente il suo salario militare per aiutare il movimento di resistenza.
Nel 1994, dopo mesi di interrogazioni e di istruzioni, il governo indonesiano scelse Bella per rappresentare i giovani di Timor Est nel programma mondiale per la gioventù del Canada. Fu ben addestrata a parlare ai media canadesi e a rappresentare il “tipico” giovane timorese secondo la versione voluta dalla macchina propagandistica di Suharto: istruito, di successo e favorevole all’integrazione.
Dopo il suo arrivo in Canada, Bella defezionò con l’aiuto di suo zio, Constãncio Pinto, che era fuggito da Timor Est poco dopo il massacro di Dili. Da allora, Bella ha perfezionato il suo inglese a ha girato il Canada per perorare la causa della libertà del suo paese.
Per saperne di più o per unirsi alla sua battaglia, visitate www.etan.org

martedì 3 gennaio 2012

Disastri Naturali

Disastri naturali
Nel nome di quale dio verremo uccisi? Chi è il più giusto? Chi è il più terrorizzato? Quando i tuoi genitori sono andati via di casa, ci siamo intrufolati nella loro stanza, verso il cassetto accanto al letto. Abbiamo tirato fuori il dildo luccicante. Da una parte un pene, dall’altra Gesù. Non edonisti, non atei. Praticanti. Blockparents. Mi domando cosa ci sia in agguato nei cassetti dei vicini. I più puri nascondono tutto. È questa la nostra “società in declino”? Questi sono quelli sposati. E gli altri? Non condannare la tua vita ad essere tartassata dalla vergogna. Le mani di tutti causano disastri naturali.

Ndt: Traduzione definitivamente migliorata, le due note sono nella pagina dell'album. Un grazie di cuore a Valentina per i preziosi suggerimenti.