No Sagra dei Osei

venerdì 8 gennaio 2010

Note conclusive

Ndt:Questo testo è contenuto alla fine del libretto posto all'interno del custodia del Cd dell'album dei Propagandhi "Supporting Caste".

Su un pianeta in cui la maggioranza degli esseri umani, nel corso della storia, è vissuta e morta in abietta soggezione ad una ininterrotta serie di spietati opportunisti e autocrati, è comprensibile che qualcuno creda che siamo condannati a una perenne Età Buia.

Quando tutta questa follia – guerra permanente, ecocidio, sessismo, razzismo, omofobia, insensata concentrazione di ricchezza e di potere decisionale – viene semplicemente normalizzata, e i nostri dubbi privati vengono fatti passare per malattia mentale, gli inviti alla passività e alla complicità possono apparire seducenti: la vita è breve e assurda, perciò che differenza fanno le nostre azioni?

E in un certo senso è così, suppongo. Io stesso mi ci ritrovo a fare i conti quando trascorro le ore della mia vita a guardare gli sport di squadra, assorbendo il liquido da imbalsamazione che secondo la pubblicità migliorerà ciò che resta di essa.

Ma di certo sono quelli come me – che non devono passare la vita a prendere calci in culo – che possono permettersi di indulgere in questo genere di astrazioni.

Dobbiamo ricordarci che ogni nostra azione ha delle possibili ripercussioni per la vita sulla terra. Facciamo tutti parte di una rete di eventi e di scelte che, in ultima analisi, determinano il futuro.

Non si può essere “apolitici” in un pianeta affollato di ideologie in competizione. Le persone che affermano di essere “apolitiche” stanno semplicemente e pateticamente compiendo il definitivo atto politico di rimettersi agli interessi dell’ordine prevalente (di solito perché traggono un beneficio da quell’ordine). Costoro in effetti sono dei traditori. Minchioni. Idioti. Commedianti. Atteggioni.

La verità è che, come insegna la storia, qualsiasi libertà elementare di cui godiamo e quelle poche sane politiche sociali che abbiamo ereditato non sono mai state fatte piovere graziosamente dal cielo dalle classi dominanti. Sono stati i cittadini medi (e quelli “al di sotto della media”) a combattere per esse – spesso a grande prezzo – allorché si sono rifiutati di vivere come se fossero proprietà dello Stato e hanno rischiato la propria sicurezza e i propri privilegi per cercare di garantire un futuro migliore.

Se davvero volete essere i più ricchi minchioni del cimitero,1 fate pure. Ma dal momento che non potete portarvi dietro niente, e poiché tutto ciò che conta è quello che vi lasciate dietro, perché dilapidare l’eredità?


In diretta da Leaf Nation¹,
Chris H.

¹) Cioè Toronto, città dei Toronto Maple Leaf.

Difesa Efficace

Ndt:Questo testo è contenuto nel libretto posto all'interno del custodia del Cd dell'album dei Propagandhi "Supporting Caste".



Tutti sanno che la prima regola per un’efficace difesa delle proprie idee è non insultare gli interlocutori. Questa regola è particolarmente importante quando si tratta di parlare in difesa degli animali, soprattutto in ragione del fatto che i carnivori hanno la tendenza a piagnucolare e frignare come un branco di fottuti ragazzini merdosi quando rimuovi i pannolini del loro rivoltante stile di vita. Ahaha, scherzo. State calmi bimbi.



No, ma per esempio non useresti termini come “deficienti”, “egocentrici”, “merde di pollo” o “porci schifosi” per descrivere sedicenti “radicali” che si ostinano ad ammazzare animali indifesi per usarli come cibo mentre una quantità assolutamente adeguata di papponi, agenti di borsa, poliziotti corrotti, politici e tifosi degli Habs1tra altre sociopatiche fonti di proteine – scorrazza liberamente nei nostri quartieri ogni santo giorno. No, non diresti mai una cosa del genere. Questo sarebbe considerato controproducente.



Inoltre non andresti su e giù per i viottoli della tua Kentucky Fried City tagliando la gola ai cagnolini dei tuoi vicini per poi liquidare la conseguente indignazione della comunità come “sentimentalismo bambinesco”, “antropomorfismo infantile” o “imperialismo culturale”. Questo sarebbe considerato antisociale.



E mai, mai e poi maaaaaaiiii daresti fuoco a un mattatoio, a un negozio di pellicce, a una baleniera o a una porcilaia in costruzione perché... beh, non mi viene in mente nessuna ragione valida per cui non dovresti (a parte l’ergastolo), ma ci siamo capiti. È tutta una questione di difesa efficace.



Eccomi quindi! Al tuo servizio! Pronto e disposto a fare in modo che le persone che già sanno come stanno le cose non si sentano in colpa per le loro scelte stupide, egoiste, inconcepibilmente crudeli! E poi, non lo sai? I vegetariani sono classisti! Per lo meno, questo è quello che dicono tutti gli studentelli bianchi quando tornano a casa per il pranzo del Ringraziamento! Ahaha, merdine, sarete i primi che mangerò quando finirò per sbroccare, atteggioni del cazzo. Ooops! Dove ero rimasto? Ah sì, difesa efficace.



No sul serio gente, ogni movimento sociale ha la sua claque. In effetti io credo che ogni movimento sociale che si rispetti debba avere la sua claque, e se si tratta del movimento contro l’egomaniacale crudeltà che gli umani esercitano continuamente nei confronti degli animali, allora prendetemi l’abbonamento per tutta la stagione e un fottuto sacchetto maxi di benedette arachis hypogaea, che stanno a pennello col mio cappello a cilindro e il mio monocolo.



E se forse è vero che provo un gran piacere nel ridicolizzare gli imbecilli i fighi che mangiano cadaveri di animali e le loro secrezioni riproduttive, è importante per me chiarire il fatto che il veganesimo non è una questione di purezza o di superiorità. Si tratta semplicemente di estendere la considerazione morale agli altri abitanti di un pianeta complesso in un universo moralmente ambivalente in cui, malgrado l’improbabilità statistica della cosa, sembra che noi terrestri (umani e non umani) siamo il solo esempio di vita senziente che esista o che sia mai esistito.

Roba tosta cazzo.



E seriamente, se noi come società non ci curiamo nemmeno di trattare una creatura semplice, umile, sbalorditivamente delicata e chiaramente senziente come una mucca o un cervo con un minimo di decenza, come cazzo possiamo pretendere di riuscire a trattarci l’un l’altro – esseri umani infinitamente più complessi, profondamente diversi e spesso in disaccordo – in una maniera che somigli anche solo vagamente alla civiltà?

E infatti, molto semplicemente, ciò non succede.



Così, tenendo questo a mente, e nello spirito della prima regola della difesa efficace, vi lascio con questa breve lista di materiale potenzialmente trasformativo, creato da difensori degli animali più bravi ed efficaci di me. Avete visto? Non ho nemmeno dovuto insultarvi per argomentare la mia tesi, dopo tutto.

Infami del cazzo.



Ndt: segue nel libretto una lista di libri,di documentari,di indirizzi web consultabili anche a questo indirizzo


giovedì 7 gennaio 2010

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Ringrazio per la raccolta di questi link tra gli altri anche i siti felisopus.it e veganhome.it .

Casta di Comparse



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CASTA DI COMPARSE
Lettere notturne1

Il tuo mondo è saltato in aria in una notte di morte schifosa. Sei scappata per salvarti la vita e non sei più tornata a casa. Trascorro notti insonni in ansia per te, con la testa che mi gira. Fai il turno di notte così non sei da sola. Sono abituato al freddo. Ti sei spinta così lontano da casa. E lungo il cammino la pena seguiva ad ogni passo. Sei intrappolata tra questa vita e quella che ti sei lasciata alle spalle. Lo so che ti brucia dentro come un sole che esplode. La tua mente torna sempre ad un luogo che non è così fottutamente freddo, in cui arde il fuoco della guerra. Riparti da zero, mandando i soldi a casa. Ti dai da fare più che puoi mentre la vita resta sospesa a mezz’aria. Vedo luci lontane all’orizzonte ma mi preoccupo per te. Stanno tutti pagando il loro prezzo e tu non riesci a concentrarti. Il mondo ti schiaccia. Io finora sono stato fortunato. Ce ne stiamo qui seduti a telefonare al termine della notte. Finalmente dalla linea interurbana arriva una risposta. Notizie di minacciose lettere notturne. Pietre lanciate sulla staccionata. I tuoi cari derisi dagli assassini. Di’ loro che dovranno aspettare tre anni mentre tutto il loro mondo implode.

Casta di comparse

Quando alla fine scorreranno i titoli di coda di questa storia, la peggiore che sia mai stata raccontata, non affannarti a cercare il tuo nome o quello di qualcuno dei tuoi conoscenti. A meno che per caso non siano re pastori, parti verginali, risorti, principi messianici o altre bambinate come queste. Puoi scagliarti contro la sala di montaggio o cercare di bloccarne l’uscita in teatro, ma penso che possiamo tranquillamente garantire che il copione non verrà rivisto per venire incontro ad un(a) cast(a) di comparse. Perché la storia esalta solo la pornografia della forza – quella di assassini e psicopatici (gli altri sono cancellati in massa dal racconto e messi come sfondo) – mentre a noi mezze seghe ci spingono sul palco e poi via a calci in culo. Nessuna commovente calata di sipario per le masse. Nessun bouquet floreale. Nessun in bocca al lupo. Nessun ruolo ricorrente. Nessun controllo artistico. E così in questi giorni, in questa fase terminale, è lasciato tutto al caso. Un piccolo consiglio: anche se ti sbattono sul ghiaccio sottile puoi danzare. Fa’ ciò che senti di dover fare, per quanto mi riguarda non sono stato messo al mondo per sottomettere o servire.

Tertium Non Datur 1a

Tutti i pollici succhiati e le sottane a cui aggrapparsi, coperte così sicure che li tengono alla larga dai riflettori che potrebbero liberarli dalle tenebre che li circondano. Dai demoni che li braccano cavando i loro occhi, finché non riescono a vedere che rigide dicotomie di sacro e di profano. Di salvezza o rimorso, con tutto il cazzo di resto in mezzo. L’impulso umano a spiegare è dirottato: un impatto in volo controllato sul terreno per star certi che nessun passeggero faccia mai nessuna connessione tra la proscrizione del mistero e il proprio malessere. Coppie ordinate di binari inversi. Tutti noi cerchiamo il senso della vita, ma quando si nega ogni ombra di dubbio la santificazione dell’odio prospera su ogni pollice succhiato, su ogni sottana a cui aggrapparsi, su ogni coperta così sicura che ci tiene alla larga dai riflettori che potrebbero liberarci dalle tenebre che ci circondano. Dai demoni che continuano a braccarci. Ci caviamo gli occhi e rimproveriamo i ciechi.

Caro Coach’s Corner

Caro Ron MacLean. Caro Coach’s Corner.2 Ti scrivo affinché qualcuno spieghi a mia nipote la differenza tra questi obbligatori riti collettivi di sottomissione pre-partita e i raduni di Norimberga. In particolare la funzione che il rituale svolge in relazione a quello che tutti sanno essere, in fin dei conti, solo un gioco da ragazzi. Faccio appello al tuo senso del fair play quando dico che è turbata dalla costante pressione a non disobbedire alla volontà collettiva e ai baveri dai nastri gialli3, mentre i soldati si calano senza alcun motivo dalle travi dello stadio (il che, se non fosse così folle, sarebbe un buon motivo per scompisciarsi dalle risate)4. Caro Ron MacLean, non ti importunerei con queste domande se non avvertissi una certa affinità spirituale. Magari non saremo identici, ma non veniamo mica da due pianeti diversi: entrambi amiamo questo sport talmente tanto che quasi non riusciamo a tollerarlo. Sono nato ad Alberta e cresciuto a Prairie. Sembra che non ci sia una sola lastra di ghiaccio a nord di Fargo su cui io non abbia giocato. Da Penhold al Gatineau, ogni bel ricordo d’infanzia che possiedo è legato in qualche modo alla cultura di questo sport. Semplicemente non posso farne a meno. Ma suppongo che la questione sia decidere in che genere di mondo vuoi vivere, e se la diversità è disaccordo, e il disaccordo tradimento, beh non ti sorprendere se ci ritroviamo a mietere uno strano e amaro frutto che quel triste vecchio affianco a te continua a dare in pasto alla mente dei ragazzi spacciandolo per virtù. Per allevare un bambino ci vuole un villaggio5 ma basta una bandiera per demolire i bambini, finché non siano altro che zavorra necessaria per realizzare il sogno d’un pazzo di un paradiso in cui la complessità è ridotta a bianco e nero6.Come posso proteggerla da questo culto della morte?
Questa è la tua vita7

In realtà non sei furioso per l’Iran o per l’Afghanistan. Sei furioso perché tua moglie non ti regge più. Non sai nemmeno dove sia. Stai sclerando nel tuo seminterrato. Schiacci i tasti del telecomando. Sputi insulti al teleschermo perché domani tornerai al lavoro, dove non sopporti di essere una nullità. Per quanto strisci non riesci a farti strada. Le tue barzellette non fanno ridere più nessuno. Sei troppo cinico e meschino, perciò si sono rotti le palle. I tuoi figli sono al centro commerciale. Se ne stanno seduti a fissare le pareti. Tu pensi di dire le cose come stanno. Dici che non sopporti i cuori infranti, ma ogni santo giorno te ne stai lì seduto affranto a far la lagna. Guaisci e piagnucoli con la tua voce da uomo. Questa è la tua vita. Tu lo fai a te stesso. Libera la tua mente da questo peso. Va’ fuori nel mondo. Vedrai che probabilmente sopravviverai. Questa è la tua vita.


Carne umana (Lo scuoiamento di Sandor Katz)8

Giuro che ho fatto del mio meglio per far sì che i suoi ultimi istanti fossero rapidi e indolori. Ma bisogna tenere conto del fatto che Sandor Katz è stato il primo che ho ucciso, perciò confido che il lettore comprenderà che, mentre le sue grida possono esser parse delle lucide obiezioni, esse in realtà non erano che una richiesta di onorare la sua forza e la sua velocità!9 Con gratitudine e dolcezza ho rasato ogni singolo pelo dal suo corpo, ho gentilmente collocato la sua testa decapitata in una casseruola, ho bollito la sua carne e ne ho fatto una galantina spalmabile! Credo infatti che il solo modo per relazionarsi con un’altra creatura vivente sia distruggerla completamente! Sono certo che gli amici e i parenti di Sandor lo apprezzeranno!”
(uhm) Un ragionamento così idiota che stenti a crederci. Post-vegetariano, devo fartelo notare – con rispetto – sta’ attento al mondo che desideri. Un bel giorno potrebbe bussare alla tua porta.
Fammi entrare! FAMMI ENTRARE CAZZO! Voglio solo ‘relazionarmi pienamente’. Giuro che farò del mio meglio per far sì che i tuoi ultimi istanti siano rapidi e indolori!”


I confini di Potemkin

Francis10 se ne sbatte della riduzione dei prezzi, della sovrapproduzione, della contrazione della domanda. Non si è mai curato molto dei contratti contestati. Nella sua breve vita ha conosciuto solo il panico, la paura, il dolore, il buio e la follia (nell’inferno che era la sua casa). Le attese di rendimento del quarto trimestre accelerarono il suo decesso. Il panico aumentò quando gli umani si misero a inseguirli. Quando le urla ebbero inizio, Francis chiuse gli occhi e sentì la mano della disumanità che lo sfiorava. Ma il suo aspirante assassino si voltò per un istante, e un accecante raggio di luce rischiarò il pavimento. In una pozza color cremisi vide la sua immagine riflessa mentre se la svignava verso la porta. Non è la parodia di una favola, anche se vorrei che lo fosse. Questa è una favola fin troppo reale. Eppure, in qualche modo, ancora ci aggrappiamo alle storielle che colmano l’abisso tra quello che sappiamo e quello che vogliamo credere. Qualsiasi vecchia implausibile negazione che possa alleviare la dissonanza che Francis si è lasciato dietro gridando nel suo tragitto, mentre per poter fuggire si addentrava fin nel cuore del parco cittadino. E lì per 5 mesi corse libero, tornando sempre a quel suo unico ricordo felice: solo un caldo e lontano sogno dello sguardo amorevole di sua madre. Francis si spinse più lontano di quanto avesse fatto lei: a un quarto di miglio dai confini della città alla fine lo catturarono. C’è una statua che il mattatoio ha eretto per ricordarci tutti i loro contributi. Per me questo Francis fuso in bronzo segna i Confini di Potemkin11. Non è la parodia di una favola, anche se vorrei che lo fosse. Questa è una favola fin troppo reale, eppure ancora ci aggrappiamo…


La marcia funebre12

La marcia funebre è passata di qua oggi. E lungo il suo tragitto ha disseminato confusione e domande. È come se conoscessi il suo dolore – un guasto meccanico mentre sopportiamo la norma. Alcuni di noi si spezzano, altri semplicemente si deformano e perdono elasticità, smarrendo per sempre la forma di un tempo. Mi chiedo cosa sia peggio. Cerco di mantenere il mio contegno in mezzo alla pazzia, rassegnato alla verità che non vivrò abbastanza per vedere l’alba di un giorno migliore che possa lavare via la tristezza di questo tempo. Cerco di tenere a bada le voci che mi chiamano, aggrappandomi disperatamente ad ogni futile gesto di decenza umana. Le voci amano ricordami la mia futilità. Seduto sulle mani, con la speranza che chiunque tranne me faccia ciò che andrebbe fatto, è difficile non soccombere mentre chiamano il mio nome. Bisogna comunque andare avanti.



Senza amore13

Tutto in natura finisce in tragedia e io sono stato il primo, alla fine, a svanire dai ricordi di mio nonno. Quanto passerà prima che anche io mi dimentichi di lui? Dissolvendosi nel grigio. Respirare è solo il ticchettio di un orologio che si scarica? Solo un conto alla rovescia del tempo che rimane prima di capire la vera importanza di ogni prezioso respiro che abbiamo sprecato? Ho fatto tutto ciò che ho potuto. Ho implorato l’universo di prendersi la mia vita anziché la sua. Ma non sono bastati il denaro, la droga o il pianto a trattenerla qui. Che scopo ha avuto la sua sofferenza? Respirare è solo il ticchettio di un orologio che si scarica? Solo un conto alla rovescia del tempo che rimane prima di capire la vera importanza di ogni prezioso respiro che abbiamo sprecato? Tutto questo strazio. Tutta questa indifferenza a tanta sofferenza, ed è facile essere tentati dagli appelli all’odio. Ma questo mondo non è niente di più di ciò che ne facciamo. La vendetta non è una soluzione per l’inevitabile dolore che tutti dobbiamo affrontare quando perdiamo gli spiriti che ci sono affini. La vita è così breve, così deludente, così incasinata. Quando Cronie14 se n’è andata l’ho stretta tra le braccia, e riuscivo solo a dire: “Ti prego non lasciarmi. Che faro senza di te?” Ma questa tristezza cosmica è qui solo per ricordarti che senza Amore, respirare è solo il ticchettio di…


Effetti incalcolabili15

Eravamo tutti insieme sotto la pioggia battente. Giravano solventi per attenuare il dolore. L’aria era satura di quel lugubre lezzo. Il tanfo della tristezza e della disperazione. Menti fottute senza più rimedio. Lei disse che aveva appena compiuto sei anni. Conosce delle belle barzellette per essere una bambina. Lavora duro per evitare che una donna sanguini dai denti. La sua vita va avanti malgrado il fatto che sua madre dorme fottuta sul cemento. Lanciò uno sguardo, un’immagine impressa nella mia mente. Conosco fottutamente bene quella sensazione di sprofondare. La vergogna, la frustrazione che si impadroniscono di te. La confusione che ti divora dall’interno. “Non so cosa c’è di sbagliato in me. Non so perché non si sveglia”. La sua vita va avanti malgrado ciò. Sua madre giace fottuta sul cemento. È un brutto mondo del cazzo.


L'Amplesso Dei Metallari 15a

Il giorno in cui arrivò The Equinox16 ebbe inizio il nostro pellegrinaggio: 1.200 miglia, un missile cruise sparato verso la nostra terra empia. Eravamo fottutamente euforici, come non ci capitava da quando eravamo degli adolescenti brufolosi e spelacchiati. Da ogni angolo del mondo arrivavano altri patiti come noi, a dimostrare che il significato dei versi non si era smarrito nelle nebbie del tempo, ma era sopravvissuto per lasciare questa firma monumentale. Dicono che non puoi rivivere il passato, ma quando le luci si abbassarono tornò tutto di colpo: mezza vita fa, di notte, per la prima volta in una vita solitaria, una giovane anima si librò in volo. Si scagliarono sul palco con una furia che spaccava, e noi tutti gridavamo: “Terminate!!!”.17 Una mezza testa18 in una maglia con balena venne e me lo alitò in faccia. Non m’importava. Non poteva rovinare questo stato rapsodico, trascendentale. Quando la musica si spense, i due capi del tempo erano stati allacciati per benino. Luci discendenti avevano bruciacchiato la pianura. I re erano tornati a reclamare discepoli perduti, rimasti per badare al fuoco. Scagliammo nelle strade un mucchio di trogloditi scatenati! Aspettammo il nostro bus, poi lo lanciammo a capofitto nella notte! Molto al di sotto della fredda, robotica rotazione del pallido chiarore verde del radarista. 20.000 leghe sotto. Verso il luogo dove vanno tutte le band migliori.


Ultime volontà & testamento19

In questi pochi istanti che ci rimangono, cosa proponete di dire in nostra difesa? Che molte cose furono decise prima che noi tutti nascessimo? Che non eravamo nient’altro che osservatori obiettivi della follia, e di arrendersi alla tristezza? “Tanto non abbiamo il potere di cambiare niente”. Perciò sdraiatevi sul vostro letto di morte e fissate come degli idioti la catena di comando da cui riceviamo i nostri ordini. Suppongo che sia solo senso comune predicare quello che dovrebbe essere ma assicurarsi che non sia mai al presente.



1Parla di una profuga afghana (che a quanto pare stava insieme al bassista Todd the Rod, autore del testo), che fugge dal suo paese in guerra e cerca di ricostruirsi una vita in Canada, lavorando il più possibile per mandare qualche soldo a casa. Da una telefonata apprende che i suoi parenti stanno subendo delle intimidazioni (le “lettere notturne” sono per l’appunto lettere anonime con cui i Talebani minacciavano i sostenitori della politica laica).
1a Tertium Non Datur (terzo non dato): frase latina che sta a significare: “Non ci sono altre possibilità eccetto queste due”.
2 Popolare trasmissione canadese dedicata all’hockey, condotta da Ron McLean e Don Cherry, ex giocatore e commentatore sportivo, spesso criticato per le sue posizioni conservatrici ed iper-patriottiche.
3“Baveri dai nastri gialli…”: si tratta di un simbolo usato per dimostrare il proprio sostegno ai militari (http://vscorps.files.wordpress.com/2008/05/support-our-troops2.png).
4“… mentre i soldati si calano senza alcun motivo dalle travi dello stadio”: allusione alle esibizioni pregara delle truppe, che prevedono anche che alcuni soldati si calino dalle travi come durante le operazioni militari.
5 Proverbio africano.
6“Per allevare un bambino ci vuole un villaggio…”: attraverso la retorica del patriottismo i ragazzi vengono plagiati fino a diventare degli strumenti inconsapevoli di chi (come il commentatore di destra di cui si parla nella canzone) vorrebbe ridurre il mondo a bene e male e buoni e cattivi.
7Descrive la vita dell'occidentale medio, schiavo del sistema ed incapace di ribellarsi, e perciò frustrato.
8 Sandor Katz è uno scrittore di libri di cucina.I Propagandhi riprendono satiricamente il capitolo "Vegetarian Ethics and Humane Meat" del libro di Katz "The Revolution will be not microwaved".L'autore illustra l'idea di come sia doveroso uccidere "umanamente" gli animali e di come bisogna allevarli in modo benevole e premuroso.Lo stesso Katz si descrive come una persona sensibile al rispetto degli animali narrando pure di essere stato vegetariano ma poichè il suo corpo lo desiderava è tornato a nutrirsi di prodotti di orgine animale.La canzone in modo satirico (devo dire che anche a me mi è venuta voglia di un Sandor Katz ben cotto!)descrive l'ipocrisia di chi crede che sia possibile nello stesso tempo rispettare gli animali uccidendoli.
9“In realtà non erano che una richiesta di onorare…”: allusione ai ragionamenti ipocriti di chi, pur dicendo di amare gli animali, e magari elogiandoli per la loro forza ecc., ne approva l’uccisione per fini alimentari (giustificandosi dietro il mito dell’uccisione “umana”).
10 Francis è il vero nome dato a un maiale che nel 1990 riuscì a scappare da un macello e per cinque mesi a nascondersi e a fuggire dai predatori nel bosco di Red Deer vicino Alberta.Catturato fu salvato dall'abbattimento e destinato a uan fattoria locale.Il mattatoio locale ha addirittura eretto una statua di bronzo di Francis in ricordo della sua storia e per ricordare a tutta la popolazione l'importanza che hanno nell'economia locale i maiali.
11“Confini di Potemkin”: secondo Wikipedia, i villaggi Potemkin “prendono il nome dal principe Grigori Alexandrovič Potëmkin. Secondo la leggenda, egli li aveva fatti costruire … per impressionare Caterina II durante un viaggio in Crimea nel 1787: i villaggi erano di cartapesta e c'erano attori che si atteggiavano a falsi pastori e fingevano di vivere una vita facile e felice”. Perciò “Potemkin” si può intendere come metafora per un qualcosa di falso e artificiale. Il senso del riferimento potrebbe quindi essere questo: nel momento in cui ci rendiamo conto che gli animali sono esseri senzienti, che provano emozioni, rabbia, paura, esattamente come gli esseri umani (come viene raccontato nei versi precedenti), allora apriamo gli occhi e smettiamo di credere alle favolette che ci propinano per nascondere l’assurdità e l’inutile crudeltà dei mattatoi.
12Sembrerebbero delle riflessioni sulla caducità dell’esistenza stimolate da una marcia funebre. Alcuni riferimenti fanno pensare che si tratti del funerale di qualche genere di vittima politica o comunque delle condizioni sociali nelle quali viviamo, tipo morto sul lavoro, vittima di razzismo, ecc. (“non vivrò abbastanza per vedere l’alba di un giorno migliore che possa lavare via la tristezza di questo tempo”, “con la speranza che chiunque tranne me faccia ciò che andrebbe fatto”), e quindi la meditazione sulla morte si intreccia con la critica allo stato attuale delle cose.
13La ragazza di cui si parla (Cronie) muore, e il suo fidanzato si dispera e, vincendo la rabbia che lo assale, riflette sulla brevità dell’esistenza umana e sull’importanza di viverla fino in fondo giorno per giorno.
14 Si suppone Cronie sia la gatta di Chris morta recentemente.
15L'allusione ad una droga tipo colla mi fa pensare che parli dei bambini di strada dei paesi dell'Europa dell'est, costretti a lavorare (o a rubare) per sopravvivere e a far uso di droghe per sopportare la fame e la sofferenza.
15a Banger deriva dal termine "Headbanger" ovvero fan dell' Heavy Metal.
16 Il reunion show del 2006 della band metal canadese dei Sacrifice.
17 Il testo di “Forward to termination”, dei Sacrifice, recita: “Terminate me”.
18Lett. “half-head”. È difficile capire a cosa si riferisca: forse a un taglio di capelli tipo mohawk o simili? Tra le FAQ del sito dei Propagandhi si legge: “What is a Halfhead?”, “It is the band’s collective hairstyle”.
19E' una descrizione delle scuse che di solito vengono usate come giustificazione da chi, pur predicando bene,non fa nulla di concreto per cambiare le cose.
20 Nomignolo con cui è nota la squadra di hockey dei Canadiens de Montréal.
21 Allusione a una frase di Harland Sanders, fondatore della Kentucky Fried Chicken: “There’s no reason to be the richest man in the cemetery. You can’t do any business from there” [Non c’è alcuna ragione di essere il più ricco uomo del cimitero. Da lì non si possono fare affari].

I confini di Potemkin


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I CONFINI DI POTEMKIN1

Una storia di fantasia2

Una nuova cortina di ferro corre lungo il 49° parallelo.3 Recidi tutti i legami diplomatici mentre espelliamo tutti i dignitari americani e forniamo consigli sul traffico nazionale a chiunque sia rimasto dentro. Nessun posto in cui fuggire. Nessun posto in cui nascondersi. Le granate esplose del confine sud stanno sparse lungo un freddo tratto di quella che doveva essere l’interstatale. Ancora visibili al di sotto dei loro resti carbonizzati, le targhette Pax Americana.4 I vostri stupidi dischi-laser™ del cazzo5 erano solo l’inizio. E anche se siete alti sei cubiti e una spanna, noi abbiamo una fionda da pastore e cinque pietre nella mano6 e la battaglia del 18127 è ancora viva nel nostro cuore. Non ci importa di essere distrutti. Non capitoleremo mai. Trascineremo tutto questo cazzo di mondo con noi nelle fiamme. È solo una storia di fantasia. Non c’è bisogno di allarmarsi. Abbiamo ancora 15 anni buoni prima che le scritte Uniti Resistiamo8 sui muri della West Broadway finiranno per cancellarsi e noi diremo addio a questi tristi ed infantili ritornelli. Saranno rimpiazzati da altre stupide ninnananne come se vuoi la mia pistola dovrai prendertela dalle mie fredde mani morte9. È solo una storia di fantasia. Non c’è bisogno di allarmarsi.


Frequenze fisse10

Qui, nella terra che fu promessa ad Abramo,11 vi ascoltiamo catechizzare dal vostro pulpito d’oltreoceano. Piangete le prove della nostra barbarie. Asciugati gli occhi, fariseo. Parliamo entrambi il gergo dei coloni. Entrambi leggiamo gli stessi copioni già messi in scena e canticchiamo motivetti familiari, trasmessi su frequenze fisse, bloccati in abitudini immutabili. Entrambi professiamo intenti nobili mentre civilizziamo gli ostacoli umani. Perciò, se le tue mani sono pulite, allora noblesse oblige: togliti dalla faccia quello sguardo da “chi, io?” e riconosci che i nostri progetti sono separati soltanto dallo spazio e dal tempo. Scene diverse, stessi delitti. Prega, chi è senza peccato scagli le prime statue delle ex canaglie fatti eroi popolari, erette dai tuoi padri. Non darmi lezioni sulla terra depredata mentre te la godi sulle spoglie di tuo padre. Noi non vogliamo niente di più di quello che voi già avete: una confortante serie di “fatti” assolutori, come ad esempio il mito di una terra disabitata, e una conquista così completa che possiamo togliere questi carri armati dalle nostre strade, affidare ai burocrati le questioni in sospeso e diventare proprio come voi: gironzolare spensierati nei vostri bar, assolti dal peccato e dalle granate umane. Detto tra di noi, come ha fatto il vostro deserto a fiorire?

Il carro funebre di Fedallah12

Come per molti esperti diplomatici, anche per i vostri laureati di vanto l’accesso ai gradi più alti del sacerdozio culturale dipende dalla loro attitudine ai sofismi. Bene, vi dichiaro i meglio equipaggiati per evitare discorsi che possano suggerire dei pensieri che il vostro obiettivo-chiave di mercato non abbia già approvato, autenticato e ratificato. E vi dichiaro i più adatti ad ingombrare il vostro linguaggio con così tanti rami secchi che nessuna potatura riuscirebbe a smascherare il vostro intenso, protratto impegno a non dire assolutamente nulla. I vostri sogni ad occhi aperti di riunioni in abito da sera a Rideau Hall.13 Il vostro discorso d’accettazione. La vostra pausa drammatica. Non dimenticate di ringraziare quei giornalisti rock contenitori di aspro sperma di ex-musicista che applaudono come pazzi l’ultimo artista-un-tempo-conosciuto-come-iconoclasta, stordito dai fumi di una fresca defezione, deprimendosi per il beat lamentoso di una sessione di ritmo hat-rack, un accordo tacito di mutua non aggressione gradito ad ogni nauseante funzionario nullafacente14. In realtà, non è tanto l’incessante furbata di attribuire un profondo significato alle insensate curiosità con cui decorate il set delle vostre fiction straordinariamente mondane. È la (colossale) arroganza del sottotesto: la provincia degli eventi umani è un campo che è meglio lasciare a dilettanti con una straordinaria bravura nel fingersi paralizzati. Nel non dire nulla. Nel sognare ad occhi aperti riunioni in abito da sera a Rideau Hall. Un discorso d’accettazione. Applauso sostenuto.

Scavato nella terra15

È vita questa? Star fermi ed aspettare. In questa città fatta di rottami. È vita questa? Stare tra i cadaveri. Tra feci e sudore. È vita questa? Sta ricominciando tutto di nuovo. Veloce, raccogli le tue cose e vai. Corri finché è ancora buio. Qui fuori sei già morto. Lascia gli spari riecheggiare alle tue spalle. Non guardarti indietro finché non sarai corso fuori da questa terra. Quando pensi che sia il momento in cui non puoi essere visto, la corrente può decidere come finirà questa nottata. Non cercare di immaginare cosa c’è davanti. Non permettere a niente di paralizzare la tua volontà. Attraverserai distanze enormi solo per arrivare senza nulla. Darai via tutto ciò che hai. Se navighi per la tua rotta con perseveranza e con successo, se superi gli ostacoli e hai ancora la tua vita, se sei fuggito dalla morte, se il tuo coraggio non è ancora svanito, se lo sforzo non ti ha spezzato. Loro non ti daranno il benvenuto. Non si ricordano di quando la loro terra era rigonfia. Un movimento mostruoso attraverso il mare. Quando lei ha fatto i suoi bisogni su tutto il mondo.16 Non cercare di immaginare cosa c’è davanti, non permettere a nulla di paralizzare la tua volontà. Segui solo i sentieri che hanno scavato nella terra proprio dietro alla loro porta.17

Colui che porta Cose Maggiori18

Guardate la nostra collezione di mani, teste e piedi per capire dove siamo stati. Accogliete questa parodia: la fine delle cose a cui potete credere. Vi guideremo finché sarete pelle e ossa e quando finalmente raggiungeremo la fine, cadrete tra le nostre braccia aperte e accetterete le nostre lacrime di compassione. Fate posto alla nostra vacuità. Una discesa che non finisce mai finché l’ultima cosa vivente non è la prossima ad andare. Ormai dovreste sapere che non veniamo mai in pace. Sopportate questa tragedia, avvolgetevi nelle nostre fantasie. Quando pensate a tutto ciò che avete perso, soppesatelo alla luce di ciò che avete guadagnato in cambio. Vi abbiamo fatto il regalo più grande: questo salvatore che non risorgerà mai. Colui che porta Cose Maggiori.19 Creatore di Giorni più Splendenti. I poliziotti della città, una notte sottozero. Una corsa in piena notte fuori città. Il passeggero è stato trovato congelato nella neve. La nostra eredità durevole. Noi vi insegniamo una via migliore. La nostra stretta di mano spaccaossa. Le coperte che vi tengono caldi le abbiamo rese infette. Colui che porta Cose Maggiori, Creatore di Giorni più Splendenti. Le vuote canzoni che canterai alla fine dei tuoi giorni.

(Dedicata a Rodney Naistus, Neil Stonechild e Lawrence Wegner, uccisi da membri del Dipartimento di Polizia di Saskatoon)

America’s Army™ (I giovani marciano)20

“Benvenuti negli uffici di Analisi Economica e Forza Lavoro del nostro storico e sempre più grande campus dell’Accademia militare di West Point! Il mio nome è Mindy! È con immenso piacere che vi presento un padre amorevole di tre figli (nonché campione nell’uso sancito della forza armata nel perseguimento di obiettivi politici). Signore e signori, fate un applauso al direttore del progetto della nostra nuovissima strategia di reclutamento, che consiste nell’ingaggiare i futuri sistemi di combattimento attraverso le attuali tecnologie. Senza ulteriori indugi, ecco a voi il colonnello Casey Wardinsky!”21

(applauso caloroso)

“Grazie! Permettetemi di cominciare con alcuni richiami sentimentali ai nostri miti nazionali, un assortimento di cliché coniati dallo stato, la stenografia ideologica che intende spazzare via i vostri dubbi privati su questo corso di addestramento virtuale. Questo portale, questo Cavallo di Troia per il quale voi, idioti viventi, avete pagato e che in effetti riversate in massa nelle stanze dei vostri bambini.”22

(silenzio attonito)

“Ops, l’ho detto ad alta voce? Oh beh, non c’è mica niente di nuovo. È solo la logica conseguenza dei decenni di spurghi di fogna23 che ci avete lasciato pompare nelle vostre case. Il rumore rosa di fondo che ronza mentre in sottofondo voi vi sottoponete alla disciplina che vi imponiamo ogni giorno. Lo zucchero che aiuta a mandare giù la pillola. Nel profondo avete sempre saputo che i vostri figli già ci appartengono, e allora piantatela di recitare la parte dei genitori oltraggiati, chiudete la bocca e tornatevene al vostro posto. I vostri figli già ci appartengono. Cosa siete voi? Voi passerete a miglior vita, e loro non conosceranno nient’altro che questa cazzo di ‘comunità’, questo Gioco di Ender della vita reale.24 Dimenticate quello che credete di sapere.”



Cazzo, amo quel video rock dove quel fottuto miliardario testa di cazzo con la cresta saltella qua e là nel peggior salsiccia party del mondo, dove per puro caso viene colto dalle telecamere mentre stringe la mano ad una collezione incredibilmente varia di patrioti con le teste rasate. Mi piace il messaggio che manda: Con un urlo Ribelle™, Fai Esattamente Quello Che Ti Viene Detto. Un milione di stronzi non possono essere in torto? “Quand’è che il punk rock è diventato così innocuo?26 Mi scuserete se vi rido in faccia mentre dettaglio le vostre entrate e powerpointizzo i vostri bilanci patrimoniali. Ho sentito che quest’anno il Vans Warped Tour “si occupa del verde!” Forse pensano che i soldi crescano sugli alberi. Spero che spediranno tutte queste band merdose oltreoceano come hanno fatto con le loro fabbriche. La musica ha il potere di descrivere, costringere, rinnovare.... tutto ciò è a un attimo dalle offerte che non potete rifiutare. Qualcuno si ricorda di quando credevamo che la musica fosse un luogo sacro e non un cazzo di bancomat? Non qualcosa che si vende e si compra? Come abbiamo fatto ad essere così ingenui? Beh, penso che, dopo tutto, solo perché eravamo giovani non significa che avevamo torto. E roccheggerò avanti e indietro con questa idea fissa da due soldi finché non si scheggerà e non verrà buttata via. Mi prenderò cura dei fiori sulla sua tomba e sussurrerò il suo nome. Se qualcuno là fuori capisce potrebbe per favore alzare la mano, solo per farmi sapere che non sono pazzo? Avete mai la sensazione di essere usati? Bene, quello è il rock per il capitalismo sostenibile, e sai, potremmo trovarci di fronte una Terra inaridita e senza vita, ma loro devono rendere conto prima di tutto ai loro azionisti. Così va il mondo.

Mezzatesta incombe27

Lui aveva un sacco di soldi per essere un dink,28 e li teneva nascosti dai suoi giovani molestatori. Lei si cagò nelle mutande, e quando cominciò a puzzare loro risero di lei da una ringhiera al di sopra del fiume. Una dannata maledizione beige. Lei non poteva immaginare di peggio. Una volta era conosciuta per la sua arte. Non più. Sua madre lo sorprese a masturbarsi quando tornò a casa dal lavoro e questo lo portò ad infilarsi aghi nel braccio. Lei fece un pompino nel retro di un furgone e la gonorrea si sparse rapidamente sulle sue labbra. Oh cazzo! È una fottuta maledizione! Non poteva immaginare di peggio. Loro pensavano che fosse una ragazzina così per bene. Non più. Una strada accidentata per minipiselli e sfigati impuberi. Tu, con la permanente naturale! Quelli con i denti marroni, quelli con le chiazze di calvizie, le pappemolli con gli occhiali a fondo di bottiglia (Mezzatesta di merda). Gli imbranati smidollati con la stretta di mano floscia, crema per i brufoli ordinata per posta. Ragazze senza tette, ragazzi con le tette. Sua mamma gli sceglie i vestiti e lei puzza di pipì. Queste sono le strade sciagurate. Non vi uccidete ancora. Da adulti è peggio. Non vi uccidete per niente. Non ancora.

Vita disconnessa29

Se fossero loro a morire sotto il sole cocente, scavando nella polvere, grattando la terra arida, se fossero le loro pance a rovesciarsi sulla sabbia, si renderebbero conto che sulla terra ricoperta di crepe il loro spirito non può trionfare. Fai un respiro. Siediti e rilassati. Goditi il tuo momento di pace. Presto tornerai lì in mezzo. Preparati a ciò che ti farà arretrare incredulo. Quando darai uno sguardo a quelli che hanno appena iniziato a percorrere i sentieri che ci hanno portato dove siamo ora. Chi sono queste ombre umane con i cuori che ancora battono? Che grattano alla porta del nostro paradiso. Perché dei cadaveri ingombrano la strada? Chi sono questi umani? Così questo è il paradiso. Al di là delle lontane mani del mondo. Tutti pensiamo di non appartenere a questo posto, ma ugualmente ci inchiniamo ai nostri Imperatori. Questo è tutto quello che c’è? Forse non abbiamo proprio niente da dire. Forse siamo davvero solo superficiali ed incapaci e stiamo solo aspettando la fine, lo spettacolo, o qualche genere di catastrofe che ci riporti a terra per stordire le nostre teste sempre chine. Per presentarci ancora una volta a colei che è incorruttibile,30 mentre ci fa scorrere via dalle sue vene. Uccidici per vivere ancora. In caso te lo stia chiedendo: non sto cercando di essere cinico. So come ti senti: se la tua vita è tutta sconnessa. In caso ti domani “Che cazzo c’è di sbagliato in me?”. Se tutto questo ha un senso, tu sei quello che è arrivato più fottutamente lontano. Loro hanno dei distintivi che coprono con le mani mentre colpiscono la tua cazzo di testa. Loro hanno cimiteri che riempiranno con quella testa se cominci ad andartene dappertutto. Non farò finta che siamo dalla parte dei vincitori. Ma tanto quando mai è importato? Non è mai importato.

Nome e indirizzo sconosciuti31

Le seguenti opinioni non riflettono necessariamente quelle dell’ordine prevalente, che si prostra ai propri re nudi, cuce i lembi delenzuoli funebri su coste straniere, ma non versa neanche una lacrima per i morti causati dall’infinita lista di guerre informali, la cui giustificazione sarà prossimamente compitata su uno schermo vicino a te. Mi sento meno speranzoso e molto meno umano mentre passo i miei giorni a meditare vendetta e a chiedermi che fine abbia fatto il ragazzino che raccomandò “primo, non nuocere”? Attribuiscilo ad un ipertrofico sentimento di vendetta sfrenata. Qualcuno mi ha dato troppa Nuova Speranza32 per colazione, perché mentre l’impero colpisce (ancora) preventivamente e la voce del padre di Luke scandisce grave “questa è la CNN” mi vengono in mente ragazzini arabi massacrati ridotti a “negri del deserto” e “teste di stracci”.33 Ed ora si aspettano che pianga per gli americani morti? I volenterosi cittadini del carnefice? Mi dispiace molto e cerco di rifletterci su, ma quando i polli sono tornati al pollaio e le urne funerarie trasportate a mano sono tornate all’incorreggibile bullo, potrei giurare di aver sentito un coro di voci che crescendo ed abbassandosi gli auguravano tanti di quei ritorni infelici. Ma in ogni guerra intrapresa, solo i re ne escono illesi.
Il patriota del Superbowl XXXVI (Entra il Mendicante)34

I patrioti del Superbowl acclamano la propaganda dell’intervallo, tette finte, trombe squillanti. La “LIBERTA’” è sotto i riflettori ed è cagata dalla fottuta bocca multimilionaria del post-hippy “chiamatemi Sir” Paul McCartney. Mitragliatrici alzate. Barili garantiti. In alto le birre! Il Bugiardo (presidenziale) è qui con noi. Bono è qui con noi! Siamo CONDANNATI! FOTTUTAMENTE CONDANNATI! FOTTUTAMENTE CONDANNATI! FOTTUTAMENTE CONDANNATI! FOTTUTAMENTE CONDANNATI! FOTTUTAMENTE CONDANNATI! FOTTUTAMENTE CONDANNATI!

Iterazione35

Donald36 ha pianto durante il processo. Le sue lacrime hanno attraversato il telo che nascondeva il suo volto contorto e hanno macchiato la sua divisa arancione dove con una rara eccellenza (distinction) lui una volta mostrò la prova dei suoi notevoli contributi al mantenimento di un regno. Ma questi giorni se ne sono andati. Ora non è niente più di un numero su un registro delle sentenze pieno di azionisti, ingegneri, aziende di pubbliche relazioni, politici: affaristi della guerra. “Come cazzo sono finito qui? Non è giusto. Non è un posto per un miliardario.” Cerca le parole per fermare questo tavolo a metà giro, parole come “siamo solo degli uomini anziani” o “abbiamo fatto solo ciò che ci è stato detto”, ma le risate dalla galleria soffocano queste tracce della difesa della più vecchia difesa dell’avvocatura. “La corte invierà la documentazione per ricambiare i complimenti dei magistrati; lei signore, sta per essere incoronato per il conseguimento del premio come miglior comparsa. E per la sua eccellente performance in un ruolo comico, mi piacerebbe poter dedicare le sentenze della corte ai morti.” Ma come può un uomo ripagare un debito così spaventoso? Non si possono cavare 10.000 occhi da una sola testa, così penso che dovremmo emettere una sentenza che sia al tempo stesso funzionale e poetica: perciò trascorrerai il resto dei tuoi giorni immerso nel sudore, con il viso contratto in un ghigno di terrore mentre rimuovi un altro innesco di mina sepolta in terra. Nel frattempo, cento metri più in là, dietro i sacchi di sabbia, un caposquadra senza gambe preme il grilletto rosso di un megafono. Ritorno soffocato. Risata ubriaca. Inglese zoppicante. La foto di sua figlia morta. Il tempo e la marea, nessuno può anticipare le inevitabili onde di cambiamento.


2È la descrizione di un’ipotetica guerra tra Canada e Stati Uniti (che saranno divise da una “nuova cortina di ferro”).. Il Canada è rappresentato come un agguerrito Davide che sconfigge il potente Golia statunitense (come è già avvenuto nella battaglia del 1812 citata nel testo).E' una allegoria su come i canadesi si sentano migliori degli americani ma in realtà sono egualmente compiacenti e complici negli stessi malaffari.
3 Quello che divide Canada e Stati Uniti dall'oceano Pacifico ai Grandi Laghi.
4Termine con cui si indica il periodo di pace in Occidente iniziato alla fine della seconda guerra mondiale e che dura ancora oggi.
5 Utilizzati nelle dirette delle partite di hockey trasmesse dalla Fox per rendere più visibile il gioco.
6 Allusione alla storia biblica di Davide e Golia.
7 Fallito tentativo di invasione del Canada (sotto il regno inglese) da parte degli Stati Uniti in cui venne distrutta e incendiata la Casa Bianca.
8“United we stand, divided we fall” (scritta apparsa nel quartiere di Winnipeg West Broadway dopo i fatti dell'11 settembre 2001): uniti resistiamo, divisi cadiamo (motto attribuito ad Esopo ed utilizzato per la prima volta in epoca moderna nel 1768 da John Dickinson nella canzone rivoluzionaria The Liberty Song).Nella canzone satireggia quei nazionalisti canadesi che odiano questi muralesi pro-usa invece di impiegare le proprie energie per produrre reali e positivi cambiamenti.
9E' uno slogan della National Rifle Association (una lobby/associazione che difende il diritto di possedere armi)ribadito anche ultimamente dal loro sostenitore più famoso Charlton Neston,usato per ribadire che i possessori di armi non vogliono leggi limitative del loro possesso.
10E' l'opinione di un israeliano che invita a non stranizzarsi se il suo governo vuole colonizzare la Palestina,dato che solo secoli prima con la scoperta dell'America si assistette alla scomparsa delle civiltà precolombiane fin quanto la resa degli indiani fu totale.Credo sia anche un allusione anche a quei media infulenzati dai sionisti che trovano giustificazioni per l'invasione e per l'occupazione.
11 Israele.
12 Aiutante di Achab nel romanzo "Moby Dick".
13 Residenza ufficiale del governatore del Canada.
14“Non dimenticate di ringraziare quei giornalisti…”: allusione a quei media fantocci del potere, che favoriscono, come in una specie di tacito “patto di non belligeranza”, l’inetta classe politica dirottando l’attenzione della gente su temi frivoli e privi di interesse sociale (in questo caso le performance dei tanti pseudo-artisti che popolano la scena musicale, i quali a loro volta tradiscono le stesse ideologie alle quali si richiamano per seguire logiche commerciali)distogliendo l'attenzione dai genocidi,dai crimini di guerra,dalle frodi ecc.
15 La canzone si riferisce ai rifugiati specie africani che vivono in estrema condizione di infinita attesa per vedere riconosciuto il proprio status di rifugiato per essere ricollocati in un nuovo paese.Narra le condizioni di precarietà dei viaggi,delle condizione di scarsa protezione dei campi e del fatto che infine arrivati alle soglie dell'Europa non sono i benvenuti dopo avere seguito i sentieri commerciali tracciati da chi a tolto le risorse a loro senza far nulla per migliorare le condizioni della popolazione di quei paesi.
16Lett. “relieved her bowels”, “ha scaricato i suoi visceri”. Forse riferimento al colonialismo britannico (“she” potrebbe essere la Gran Bretagna).
17 Le rotte aperte dai colonizzatori.
18Questa canzone parla di come i Nativi Americani sono stati trattati dagli Europei e dai loro discendenti.Parla anche del fatto che le persone credono che sia un loro dovere convertire tali popoli al Cristianesimo dato che per loro sono solo dei pagani.La canzone poi si focalizza pure sulla morte per ipotermia di alcuni aborigeni a Saskatoon in Canada in cui son conivolti dei poliziotti locali.
19 Forse rif. a Giovanni 1:50 (“tu vedrai cose maggiori di questa”).
20 “Die Jugend Marschiert” è l’inizio di una canzone dell’epoca nazista.
21 Creatore di America’s Army, un gioco online commissionato dal governo USA per pubblicizzare l’esercito americano e per favorire il reclutamento dei giovani.Il colonnelo Casey Wardynski è direttore dell'OEMA (Office of Economic and Manpower Analysis) e dell'Accademia militare degli stati uniti.Il gioco ' stato creato per aggangiare/rinforzare/imprimere nelle future generazioni di bambini l'amore per la guerra ficcandogli nelle loro teste che nella vita reale,loro potranno esattamente fare ciò che già fanno nel gioco.Esporre precocemente i bambini a tali stimoli guadagnerà la loro confidenza nel futuro.Inoltre la canzone associando al gioco una vecchia canzone nazista equipareggia l'ideologia nazionalista e la ideologica superiorità professata dall'imperialismo economico dei neocon e la sciovinistica politica estera del NSDAP (Partito Nazionalsocialista Tedesco del Lavoro)
22Addentrandosi nella canzone dopo l'introduzione del colonnello,lo stesso sorprende la platea con bizzarri lapsus freudiani.In primo annuncia tutto in maniera piacevole come di regola in una qualsiasi propaganda politica,tuttavia verso la fine del discorso principale si lascia scappare che loro stanno attualmente supportando l'agenda di guerra essendo così stupidi da non vedere cosa il gioco realmente è e cioè un cavallo di troia teso a permettere all'esercito di entrare nelle vite dei loro bambini.Dopo che tutti si son allarmarmati e offesi per queste parole ,il colonnello invita a stare seduti poichè tanto presto loro saranno tutti morti e i loro figli apparterrano a lui dato che vorranno solo conoscere la gloriosa propaganda della comunità militare piuttosto che relazionarsi alla natura e al potere dell'umana libertà.
23 “Acqua di sentina” (acqua di scarico delle navi): assurdità, frottole (slang).
24 Il Gioco di Ender è un romanzo di fantascienza in cui dei bambini vengono addestrati in una Scuola di Guerra per respingere un’invasione aliena.
25 I propagandhi in questa canzone criticano le band punk tipo i Bastard e i Nofx che cercano di vendere la loro musica come una moda utile a fare soldi.Il video a cui si riferisce all'inizio credo sia quello di Lars Frederiksen and The Bastards nella canzone "to have and have not"
26 Frase tratta proprio da una canzone dei Nofx
27 E' una canzone che descrive delle situazioni imbarazzanti in cui alcuni ragazzini vengono derisi da altri ragazzini, e quindi parla della sofferenza che spesso si prova durante l'infanzia e l'adolescenza, e che a volte porta qualcuno a suicidarsi.Il concetto è "non vale la pena suicidarsi da ragazzi: ci sarà tempo per farlo da adulti, quando le cose andranno ancora peggio".
28 Dink = “Double Income No Kids”: doppio reddito niente bambini (sigla usata per indicare le coppie senza figli).
29 Il testo sembra alludere alle popolazioni sfruttate e oppresse dal colonialismo occidentale, come ad esempio quelle africane, e che cercano di raggiungere i paesi ricchi ("grattano alla porta del nostro paradiso") sfruttando proprio quelle vie commerciali aperte nel corso del tempo dai colonizzatori.Credo che anche parli della sensazione di impotenza di chi vorrebbe fare qualcosa per aiutare a risollevare la situazione in certi paesi in cui l'oppressione è molto forte ma che realmente non riesce a fare molti progressi.
30 Forse la Terra?
31La canzone è facilmente comprensibile e parla delle svariate guerre che i governi degli USA hanno supportato dal dopoguerra in poi e di come si è riuscito a limitare lo sdegno della stessa popolazione americana tramite i media e forse inconsciamente anche tramite l'industria cinematografica e "culturale".
32 Dal titolo del primo episodio di Star Wars (“A New Hope”).
33 “Sand niggers” e “ragged heads”: termini dispregiativi per indicare gli Arabi.
34 Si paragona il football competitivo al nazionalismo,la xenofobia and la guerra.
35 Il Donald nel processo in questa canzone è Donald Rumsfeld,in un processo per crimini contro l'umanità.
Lui è attonito per la situazione,piange e cerca di trovare giustificazione alla sua politica criminale e crede che in ogni modo come milionario avrebbe diritto a un trattamento speciale.I giudici realizzano che troppe vite sono state prese,così realizzano che l'unica sentenza per lui adatta è di detonare dei campi minati per tutta la vita sotto la supervisione di un sopravvissuto alla guerra.
36 Donald Rumsfeld.