No Sagra dei Osei

domenica 22 aprile 2012

Casta di comparse

Casta di comparse
Quando alla fine scorreranno i titoli di coda di questa storia, la peggiore che sia mai stata raccontata, non affannarti a cercare il tuo nome o quello di qualcuno dei tuoi conoscenti. A meno che per caso non siano re pastori, parti verginali, risorti, principi messianici o altre bambinate come queste. Puoi scagliarti contro la sala di montaggio o cercare di bloccarne l’uscita in teatro, ma penso che possiamo tranquillamente garantire che il copione non verrà rivisto per venire incontro ad un(a) cast(a) di comparse. Perché la storia esalta solo la pornografia della forza – quella di assassini e psicopatici (gli altri sono cancellati in massa dal racconto e messi come sfondo) – mentre a noi mezze seghe ci spingono sul palco e poi via a calci in culo. Nessuna commovente calata di sipario per le masse. Nessun bouquet floreale. Nessun in bocca al lupo. Nessun ruolo ricorrente. Nessun controllo artistico. E così in questi giorni, in questa fase terminale, è lasciato tutto al caso. Un piccolo consiglio: anche se ti sbattono sul ghiaccio sottile puoi danzare. Fa’ ciò che senti di dover fare, per quanto mi riguarda non sono stato messo al mondo per sottomettere o servire.

La storia del mondo vista dal popolo

La storia del mondo vista dal popolo

In qualche punto di svolta nella storia, qualche faccia di cazzo si è accorto che la conoscenza tende a democratizzare le culture e le società, perciò l'unica cosa da fare era monopolizzarla e confinarla a sacerdoti, ecclesiastici ed elite (riducendo tutti gli altri al ruolo di servitori), perché se la plebaglia ascoltasse la verità si organizzerebbe contro il potere, il privilegio e la ricchezza accumulate dai pochi – per nessun altro. E non ti sembra che sia quasi esattamente lo stesso oggi? E così, se le nostre scuole non ce lo insegneranno, dovremo insegnarcelo da soli ad analizzare e comprendere i sistemi di controllo del pensiero. E condividere la verità l'un l'altro, senza mai essere influenzati dalle oppurtunità di successo o dalla minaccia di sanzioni. Ve lo prometto – voi promettetelo a me – di non vendervi l'un l'altro ad assassini, a ladri… che hanno fabbricato l'illusione che ci fa credere che voi ed io partecipiamo significativamente nel processo di gestione delle nostre proprie vite. Sì, potete votare quel cazzo che vi pare, tanto a comandare è sempre il potere. E che ci crediate o no, anche se la (vera) democrazia si scatenasse, il potere si limiterebbe a “far piangere l'economia"¹ fin quando non voteremmo responsabilmente.
¹ “Far piangere l’economia”: è un termine economico, significa applicare sanzioni economiche per ottenere risultati politici (tipo l’embargo, ecc.).

venerdì 20 aprile 2012

Best Propagandhi Medley!

Forse questa è satira

Voglio masticare la mia big-babol insieme a te. E voglio
accompagnarti a casa da scuola. E voglio portarti i libri ad ogni
lezione. E voglio scoparti nel culo (no). Oh bimba, tu sai quanto
ti amo. Voglio cantarlo in tutto il paese. E non vuoi tenere la mano? (4X)
Mi dice che mi ama, adesso le dico che la amo. Mi dice che mi ama.
Adesso provo a scoparmela. Ma dove diavolo sono le mie priorità?
Le lascio nelle mani delle autorità. Yeah, baby!

Macchina da sesso

È qualcosa di fisico. È una reazione condizionata. È
qualcosa di fisico. È un'attrazione condizionata. Ce l'ho fatta a
sottrarmi a tutto questo? La smetterò di violentare con gli occhi
gli innocenti, donne bambini ed esseri umani, rendendomi
conto del dolore che comporta? Decisioni avventate e superficiali.
La vera bellezza oscurata dal tunnel della mia televisione.
Ma ecco una notizia appena arrivata! Alle 22 film in bikini! La
conduttrice sorride e minimizza: “Sono solo ragazzi!”. Ma
davvero volete essere i nostri giocattoli sessuali? Ed eccola di
nuovo, ci passa sopra con un sorrisino. Mettiti comoda,
chiacchiera pigramente, sorridi, dimostra di essere solo una
macchina da scopate. È questo ciò che vuoi essere davvero,
cazzo? Reazione condizionata. Attrazione condizionata. Proposta
condizionata. Rigetto condizionato. E ancora una volta
assoggettiamo le donne. Il pugno della conduttrice infine si è
serrato, “Io non sono il tuo giocattolo sessuale!”. E anche se
ho voglia di abbracciare, non muterò le mie priorità: umorismo,
personalità, senso di compassione, creatività e avversione per
la moda.

Odio, mito, muscoli, etichetta¹

Individua il tuo punto debole. Comincia quando ti dai per
vinto. Esiti. Rimandi. Ti sedano. Tutto allo scopo di intralciare
il tuo cammino. Hai bisogno di un bel calcio in culo. Adesso fai
un passo indietro e guardati per bene intorno. Portalo alla luce e
leggilo come un libro. Analizza il passato ed il presente per
scorgere il futuro. Ora stringi tra le labbra la canna del fucile.
Individua il mio punto debole. È cominciato quando mi sono
arreso. Agio. Convenienza. Mi tengono buono. Allo scopo di
attirarmi nella loro trappola. Ho bisogno di un bel calcio in
culo. Col tempo ho capito che non abbiamo bisogno di regole per
sopravvivere. Ma solo del buon senso e dei mezzi di sussistenza.
Perciò d'ora in poi io resisterò. Finalmente l'ho capito.
Finalmente ho trovato la mia strada. Finalmente riesco a vederla.
Abbiamo tutti bisogno di un calcio in culo … La base del
cambiamento è l'educazione! Quella che deriva dalla discussione,
NON dall'odio, NON dal mito, NON dai muscoli, NON
dall'etichetta¹.

Intelletto, non “ri-eletto!”

Gli status symbol vengono dopo il rispetto tra i sessi, tra
le specie e per l'ambiente.

¹ Etichetta: Nel senso di norme e aspettative comportamentali, sinonimo di galateo e bon ton.